
Formazione Insegnanti Yoga Intensivo Estate 2025
Il corso è strutturato da n. 4 sessioni di formazione in sede di una settimana ciascuna.
Durata 250 ore
SEDE Centro Prana Yoga – Via Tremelloni, 9 – Milano MM1 Precotto
ORARIO PER LE SESSIONI dalle ore 9,30/13,00 – dalle ore 14/18,30.
ARGOMENTI Anatomia – Filosofia – Teoria e Pratica dello Yoga
INSEGNANTI
Rino Siniscalchi – Pratica e Teoria dello Yoga e Anatomia;
Grazia Testa – Filosofia;
Barbara Platto – Anatomia.
INCONTRI:
1° sessione da lunedì 19 maggio a domenica 25 maggio;
2° sessione da lunedì 23 giugno a domenica 29 giugno;
3° sessione da lunedì 7 luglio a domenica 13 luglio;
4° sessione + Esami da lunedì 8 settembre a domenica 14 settembre.
Tutti i corsi sono a numero chiuso.
Non sono richiesti requisiti specifici per l’ammissione.
Certificato medico per attività sportiva non agonistica.
Alla fine del corso, dopo aver superato l’esame teorico e pratico, si conseguirà l’Attestato di Qualifica di Istruttore Yoga e il Diploma di Istruttore di Ginnastica Yoga CSEN (riconosciuto CONI) se richiesto.
Programma
Pratica e Teoria dello Yoga
Yoga significa unione, ed è un percorso che punta a unire l’Uomo al Divino, l’io al Sé, la parte più terrena e materiale dell’individuo a quella più elevata e spirituale.
Lo Yoga insegna a vedere col cuore e a vivere in armonia con sé e con gli altri, attraverso una serie di posizioni e respirazioni equilibrate, che sviluppano una maggior consapevolezza del corpo e della mente.
Le posizioni Yoga, chiamate in Sanscrito Asana, furono inventate dagli antichi Yogi migliaia di anni fa e ne esistono tantissime.
Le Asana non sono esercizi ginnici o di stretching, ma vere e proprie pratiche spirituali poiché agiscono sulle ghiandole del sistema endocrino, determinando le secrezioni ormonali e agendo contemporaneamente sui piani fisico, psichico e spirituale.
Il corso è concepito in maniera da favorire una esecuzione corretta della pratica yoga e del raggiungimento delle sue finalità, secondo quanto riportato nei testi fondamentali della disciplina.
Si parte dal piano fisico, si procede verso quello respiratorio, e a quel punto si è pronti per livelli più elevati. Studiando anatomia e fisiologia si avrà una conoscenza precisa ed esauriente del corpo umano: come funzionano i muscoli, come interagiscono l’uno con l’altro e come si attivano le varie catene muscolari, così da riuscire a individuarli in ogni data postura. Il fine ultimo è affermare il criterio assoluto del “Primum Non Nuocere”, vale a dire che prima di fare del bene, bisogna essere sicuri di non fare del male.
I due elementi dell’esperienza biomeccanica e della consapevolezza respiratoria saranno sempre presenti alla coscienza in ogni fase delle pratica. Ciò significa che l’attenzione resterà sempre dentro e ogni movimento, azione o postura saranno compresi secondo quei parametri.
Nel dettaglio il corso sarà costituito secondo la seguente scaletta.
Spina dorsale
Si comincerà con il definire l’allineamento della spina dorsale per ridurre le curve della colonna e comunque per evitare che aumentino. Ciò comporta chiarire il concetto di retroversione e anteroversione del bacino. Inoltre la colonna dà l’idea del centro, e questo principio sarà messo in risalto in posizioni come le flessioni laterali, nelle quali l’apertura di un lato rispetto all’altro permette la percezione di una espansione e di una ritrazione nello stesso tempo, e tale contrasto permette l’individuazione del centro, che divide queste due realtà.
Respiro
Anatomia e fisiologia del respiro. Definizione dei volumi respiratori: volume di riserva inspiratoria, volume di riserva espiratoria, volume corrente, e relazioni fra di loro. Specificazione delle tecniche respiratorie. Concetto di purificazione: Shuddi, Pratica di rafforzamento del diaframma: Buddhi Mudra. Definizione e pratica di respiro volontario e respiro involontario.
Concetto di Asana
Asana è la costruzione di posizioni corporee, con cui si formano canali per la diffusione del respiro. Ogni posizione ha una sua specificità e favorisce una espansione respiratoria naturale in una data area. In questo contesto concettuale si fornirà una visione dettagliata degli esercizi Yoga al fine di acquisire la percezione delle sensazioni e dei cambiamenti interiori durante lo svolgimento delle pratiche, per avere chiara comprensione della distinzione che intercorre fra attività ginniche e pratiche yoga.
Si svilupperà una padronanza delle tecniche, idonea per lo sviluppo di una solida professionalità di insegnante di yoga, nell’accezione più ampia del termine.
Posizioni di riferimento
Per favorire il mantenimento dell’attenzione dentro e una visione globale del corpo, si passerà da una posizione all’altra tornando sempre in una posizione di yoga di base, così da poter valutare i cambiamenti che intervengono via via. Tali posizioni di base sono Shavasana, Tadasana, Virasana, Posizione seduta.
Tipologie di Asana
Le posizioni possono essere eseguite in piedi, seduti sui talloni, seduti a gambe incrociate, sdraiati sulla schiena, sdraiati sulla pancia. Si deve essere in grado di costruire un’asana accompagnando il praticante nella posizione desiderata senza mostrarne l’esecuzione materiale, onde evitare che la persona veda la postura come una forma da raggiungere fisicamente e non un’esperienza da vivere passo dopo passo, dall’interno.
Concetto di centralità
Una giusta esecuzione delle asana porta a sviluppare la percezione del centro, a cui si deve fare riferimento in ogni momento della seduta, dato che il centro è una sintesi del tutto, espressione dell’insieme.
Flessioni laterali
Come già accennato in precedenza, le flessioni laterali sono eseguite sia come allungamenti che come esercizi idonei per la percezione del centro, dato che un lato si espande e l’altro si restringe, e quindi permettono di percepire il centro mettendo a confronto due realtà opposte divise dalla colonna vertebrale.
Torsioni
Le torsioni sono esercizi che prevedono la rotazione della colonna vertebrale sul suo asse. Si dividono in vari tipi, che saranno rigorosamente e precisamente individuati.
Analisi e studio di varie asana emblematiche delle varie tipologie.
Ad esempio:
Arda Chandrasana: esaltazione del principio di centralità
Pashimottasana: caratteristiche dei piegamenti in avanti
Halasana, Sarvangasana: chiusura ed espansione della parte posteriore del corpo
Cobra, Arco, Cammello: precisazione del concetto di estensione.
Definizione e chiarimento del concetto di posizione e contro posizione
Alla luce di quanto sopra esposto, lo studente sarà sempre più in grado di comprendere le varie fasi della disciplina e quindi sarà capace di creare sequenze ragionate, logiche e armoniose, grazie alle istruzioni che via via vengono offerte.
Inoltre lo studente sarà in grado di guidare una classe in maniera appropriata, per ciò che riguarda la comunicazione, la trasmissione dei concetti e delle informazioni, il tono fluido e sereno, un insieme di fattori che metterà la classe di praticanti a proprio agio, sicura di essere guidata da una persona capace e preparata.
Anatomia e Fisiologia
Generale ed approfondimento sul Sistema muscolo-scheletrico,
Apparato di Golgi.
Filosofia
La filosofia indiana sarà studiata strettamente in relazione alla pratica. Il fine è quello di far comprendere che la cultura indiana, in campo yogico, vuole andare oltre il corpo e i problemi che ad esso sono relativi. Ciò significa che lo studio non sarà di tipo accademico e cerebrale, bensì una continua ricerca a creare i collegamenti fra l’aspetto intellettuale e quello strettamente fisico, in modo da comprendere appieno il senso dello yoga, che vuole permettere l’incontro fra mente e corpo.
Veda
I temi trattati partono dai Veda, argomento indispensabile, in quanto iniziatori di tutto il percorso evolutivo della disciplina.
“Veda in sanscrito indica conoscenza, poiché la sua radice ha il significato di vedere, vedere con la mente, l’intelletto. I Veda espongono una conoscenza non umana, divina, rivelata da veggenti (rishi), e sono la testimonianza di una fase arcaica della civiltà indiana.
Upanishad
Le Upanishad saranno proposte come un ampliamento e chiarimento dei principi esposti nei Veda, infatti non rappresentano un pensiero filosofico o spirituale in sé, quanto un approfondimento delle dottrine vediche.
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Cosa è compreso nella quota del corso
– Quattro sessioni di Formazione in presenza;
– Le audio lezioni di supporto per tutte le 224 ore di formazione,
e 6 ore di lezioni guida on line;
– Nel materiale didattico è incluso il libro scritto dal maestro Rino Siniscalchi
“Trattato ragionato di Yoga” pubblicato da Anima Edizioni.
– Esame Finale con Attestato di Qualifica di Istruttore Yoga di 250 ore della Scuola.
Cosa non è compreso:
– Diploma di Qualifica di Istruttore Ginnastica Yoga Rilasciato dallo CSEN € 90;
– Tesserino Tecnico CSEN € 35 prima emissione.
Per qualsiasi Informazione o chiarimento,
contatta il numero 351 5084268 anche WhatsApp
oppure scrivi a: centrodelprana@gmail.com
Perché partecipare al corso Formazione Insegnanti Prana Yoga
Partecipare a un corso di formazione di insegnanti di yoga non significa necessariamente voler insegnare. Infatti, spesso il desiderio di insegnare viene con il tempo, quando cioè si capisce di possedere uno stile particolare, e una propensione a interpretare le asana in rapporto alle persone. E’ un fenomeno che varia da persona a persona, e presenta quindi tante sfaccettature, ma tutto deriva dall’emozionante incontro con una cultura molto diversa da quella occidentale, e via via che la formazione procede aumenta il desiderio di approfondire e ampliare, e una persona si rende conto di come la stessa materia possa essere proposta in maniera diversa, a seconda della sensibilità, della personalità, della visione di ciascuno.
La scuola Prana Yoga, oltre a offrire un percorso didattico completo ed esauriente, fa il possibile affinché gli allievi possano insegnare in maniera del tutto in linea con le proprie capacità e caratteristiche, senza cioè dover rinunciare alla propria personalità, per adattarsi a una pratica standard uguale per tutti.
E’ fondamentale, a tal fine, comprendere i rischi che si corrono a prospettare asana, esercizi, movimenti, che non rispondano totalmente ai criteri di sicurezza consolidati. E’ il cosiddetto principio del “primum non nuocere”, che indica come non fare del male, prima ancora che fare del bene, quindi una solida conoscenza di anatomia e fisiologia, punti critici del corpo umano e criticità di ogni singola asana.
Le persone che si affidano agli insegnanti della scuola Prana Yoga sanno di essere seguite e studiate individualmente, e ciò dà loro sicurezza e fiducia.
L’esperienza dello yoga che si fa, approfondisce la fisiologia del movimento, da dove parte, come funziona, prescrive l’ascolto dei movimenti del corpo derivanti dal respiro, per raggiungere il fine ultimo dello yoga, ovvero l’unione fra la mente e il corpo.
La prospettiva è compiere un percorso di trasformazione interiore, per cui la formazione diventa una meravigliosa occasione di crescita personale.
1. La scuola Prana Yoga è accreditata al Registro Nazionale Coni/ Csen. Ciò significa che alla fine del 1° anno di corso base si diventa Istruttori di Yoga ottenendo la certificazione riconosciuta Coni/Csen, di 250 ore. La scuola si occuperà di tutta la procedura e sarà quindi possibile insegnare da subito.
2. La nostra scuola offre l’opportunità di praticare sempre, senza vuoti tra un incontro e un altro del corso, poiché gli iscritti possono seguire e lezioni settimanali in presenza e on line.
3. I nostri insegnanti saranno a disposizione sia durante il corso che fuori.
4. E’ nostra abitudine consolidata registrare le lezioni del corso e metterle a disposizione dei partecipanti che potranno riascoltare le lezioni complete comodamente da casa.
5. Questo corso, grazie all’esperienza trentennale di Rino Siniscalchi e altri insegnanti, darà una visione ampia e approfondita di pratica e teoria dello yoga; si potrà essere insegnanti, oppure si sarà completato uno splendido percorso conoscitivo ma, soprattutto si sarà avviato un importante processo di trasformazione.
6. Nessun obbligo alimentare e di abbigliamento.
7. Si può pagare in comode rate anche fino l’ultimo mese del corso.
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